Un episodio discreto, diciamo più che discreto, un 7,5 in scala da 1 a 10 questo Supernatural 11×05: Thin Lizzie, la definizione che mi viene in mente è standalone travestito da episodio orizzontale. Infatti fino a che Dean non ha visto il disegno mi stavo preparando a bestemmiare contro un altro standalone, no due di seguito non li reggo, a conti fatti però questo episodio alla trama orizzontale che cosa ha aggiunto? Solo che i Winchester hanno appreso che Amara sta crescendo? Inoltre: dov’è finito Crowley? Non è che penso che lui possa o voglia controllare Amara e starle alla calcagna, ma due episodi senza Crowley di seguito per me sono un supplizio.
Ma prima al solito: cosa è successo nell’episodio.
Come ho detto all’inizio sembrava un puro standalone due ragazzi vanno a dormire in una stanza nel bed and breaklfast museo di Lizzie Borden, famosa serial killer americana che sterminò la sua famiglia con un’accetta, vengono accettati (accettati con l’accetta, ovvio, sì sono schiavo dell’umorismo) da una figura incappucciata. Sam e Dean partono più che altro perché Sam ha una passione per la storia dei serial killer, in breve scoprono che la casa è una grande truffa e non ci sono spiriti in azione, anche se rimane il dubbio su come il killer possa essere entrato non visto.
Dopo un secondo (o meglio un terzo) omicidio arriva la svolta: mentre Sam è sul luogo del delitto Dean va a cercare un buffo ometto che girava attorno alla casa e che è stato identificato come una specie di nerd appassionato della storia della famosa serial killer. Qui su un pezzo di carta Dean vede uno schizzo del Marchio di Caino, per poco gli occhi non gli scappano fuori dalle orbite.
In breve ecco cosa è successo: Amara si aggira nella cittadina succhiando l’anima alle persone per nutrirsi, solo che a differenza di quel che succede ai demoni questo non le uccide, del resto noi sappiamo che Sam ha vissuto del tempo senza la sua anima, li lascia come dei gusci vuoti. Solo che non tutti reagiscono allo stesso modo, l’ometto non sente più nulla, ma il suo scivolare verso l’oscurità è molto lento perché non ha grossi demoni da tenere a bada, l’altra di cui si è cibata Amara, che era la baby sitter in casa della nuova vittima, invece, di demoni ne aveva per via di un’infanzia di abusi da parte dei suoi genitori, così la perdita dell’anima le toglie il dolore, gli incubi e lascia libera di fluire la sua rabbia. Alla fine dei giochi avrà ucciso: i primi due ragazzi (il ragazzo era il suo ex che l’aveva mollata), padre, madre e amante della madre della famiglia per cui faceva la baby sitter, la proprietaria del museo b&b (dove aveva lavorato, ecco come faceva ad entrare non vista). La ragazza vorrebbe pure ammazzare i Winchester per offrirli ad Amara, non ci riuscirà anche grazie a Len (l’ometto di cui sopra) che le infila un’accetta nella schiena (da questa parti si usa così evidentemente). Alla fine Len chiede a Dean di ucciderlo, quando Dean si rifiuta decide di consegnarsi accusandosi di tutti gli omicidi, “finché ancora” si ricorda com’era fare la cosa giusta anche se non lo sente più dentro.
I Winchester ripartono e la teen ager Amara sempre sorridente li guarda andare via promettendo a Dean che si vedranno presto.
Cosa ho apprezzato (e cosa no) nell’episodio.
Cosa non ho apprezzato: in realtà l’ho detto nella premessa, niente in particolare niente di particolarmente brutto, mi manca Crowley, ma questo è un mio problema, non è un difetto. In realtà nemmeno fare episodi standalone come il precedente o standalone camuffati come questo sarebbe un problema, c’è chi li preferisce, ma non io e questa è la mia recensione.
Cosa ho apprezzato: Amara è troppo bellina per essere davvero spaventosa, ma è comunque un personaggio piacevole, la ragazzina Yasmeene Lily-Elle Ball si impegna, non le darei un Emmy, però è divertente quando si incazza perché la baby sitter la paragona ad un angelo e per lei è un’offesa, ce l’ha proprio a morte con Dio e i suoi tirapiedi! Lucifero prova una sorta di amore odio del figlio che si sente abbandonato dal padre, l’Oscurità invece è “solo” incazzata per essere stata esiliata all’inizio dei tempi, dal punto di vista cristiano il concetto è un po’ blasfemo, L’Oscurità a differenza di Lucifero non è stata creata da Dio, è precedente alla creazione, forse coeva a Dio.
Ho amato tutto il discorso su come si reagisca diversamente (in base al proprio vissuto) alla perdita dell’anima, anche prendendo in considerazione esplicitamente per bocca dello stesso Sam quando successe a lui (riemerse così dalla Gabbia).
Ho amato davvero molto il personaggio di Len.
Una citazione al volo sulla battuta di Dean;
Sam: Dean, non vogliamo ucciderlo. Noi vogliamo salvarla la gente, ricordi?
Dean: (schiocca le dita) Giusto, le tue nuove regole.
Sono così totalmente #teamdean, sono team Dean fino al midollo.
PS
Len dice che Amara ha 12 anni, sei serio? dai non ci credo! qualcuno sa l’età di Yasmeene Ball? non riesco a trovarla da nessuna parte, non su IMDB né su Wikipedia. Non dico che sia appetibile già adesso, ma a occhio e croce tra due o tre anni al massimo sarà da saltarle addosso, quindi per favore ditemi che ora ha 14 o 15 anni.
A proposito di tipe a cui saltare addosso: voglio Amara adulta ora! IMDB non è molto affidabile su questo, ma vedo la Ball accreditata solo per un altro episodio, quindi non dovrebbe tardare, spero.